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foto paolo gilardi, pianista; concerto in trio.jpg

Chi sono

Sono una persona con molteplici interessi quali la psicoanalisi, la meditazione, il canto, la danza, il cinema, la pittura, la narrativa, l’astronomia, la natura, gli animali, i viaggi e tanto altro; al centro di tutto c’è la Musica e la gioia che mi ha sempre donato da quando l’ho incontrata.

Inoltre fin da ragazzo mi sono sempre appassionato ai processi di apprendimento, formazione e crescita, sia quelli che mi riguardano in prima persona che quelli che coinvolgono altre persone.

Sulla scia di questa passione alcune esperienze in diversi ambiti sono state fondamentali per le mie competenze didattiche e gradualmente si sono integrate nella mia attività di docente; principalmente si tratta di questi quattro poli:

 

1) L’ambito puramente pianistico

Diplomato al Conservatorio G. Verdi di Milano col massimo dei voti e la lode, mi sono in seguito perfezionato con vari concertisti: i più rilevanti per la mia formazione sono stati Alexander Lonquich e Boris Bekhterev.

Vincitore di diversi concorsi internazionali, sia in veste di solista che in vari ensemble cameristici, tra i più prestigiosi si ricordano i premi al concorso internazionale pianistico Viotti di Varallo Sesia, al Carlo Soliva di Casale Monferrato, al Camillo Togni di Gussago, al Concorso di Musica da Camera di Caltanissetta e al Vittorio Gui di Firenze. 

Ho suonato presso importanti sale concertistiche e associazioni musicali: all’estero presso la Engelman Recital Hall di New York, il Conservatorio di Klagenfurt, la Konzertkirche di Neubrandenburg; in Italia presso la Sala Sinopoli del Parco della Musica di Roma, le Serate Musicali e la Società dei Concerti di Milano,

l’Unione Musicale di Torino, la Società Veneziana di Concerti - Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, l’Auditorium Pollini di Padova, Bologna Festival, gli Amici della Musica di Udine, il Teatro Chiabrera di Savona, il Festival Internazionale di San Gimignano, il Festival Internazionale di musica da camera di Ascoli Piceno, gli Amici della Musica di Cagliari e tante altre istituzioni.

Sin dal 1988 ho registrato per diverse emittenti radiofoniche ed etichette discografiche: per il programma di RaiTre Piccolo Concerto; per la Radio Nazionale Olandese, in diretta presso la Spiegelzaal del Concertgebouw di Amsterdam; per l'etichetta discografica Discantica in duo pianistico, per Limen Music (video sia come solista che in trio).

2) Le mie competenze di composizione, analisi e interpretazione del testo

Ho studiato composizione con Alessandro Solbiati presso il Conservatorio di Milano, diplomandomi col massimo dei voti; decisivi per la mia formazione sono state le molteplici e approfondite analisi dei testi di diversi stili, epoche e linguaggi: questo mi ha facilitato nell’approcciare pezzi e autori nuovi, sia come interprete che some didatta.

Ho scritto diversi pezzi per vari ensembles, con e senza pianoforte; particolarmente significativa, per tradurre in musica le emozioni e i vissuti dei vari caratteri e personaggi, è stata l’esperienza di compositore-pianista per diversi spettacoli teatrali; in particolare per il Teatro dell’Elfo di Milano ho scritto le musiche de Lo zoo di Vetro di Tennessee Williams.

 

3) La preparazione in ambito relazionale e counseling

Nel 2003 ho conseguito il diploma in Counseling somatorelazionale presso l’Istituto di Psicologia Somatorelazionale (I.P.So.) di Milano e, successivamente, il diploma di analista esistenziale presso la Scuola “Cura di sé” di Bergamo.

La pratica della psicologia somatica mi ha permesso di comprendere e quindi di trasmettere agli allievi la relazione tra rilassamento muscolare e fluidità di comunicazione nell’espressione delle emozioni e una serie di strategie per affrontare il pubblico con un’adeguata preparazione anche sul versante psico-fisico-emozionale.

Il lavoro che propongo è simile a quello dei mental coach con gli sportivi: in particolare penso che siano fondamentali nella preparazione dell’allievo l’analisi e lo sviluppo della motivazione, l’allenamento dell’attenzione e della concentrazione, l'esposizione continuativa sul palcoscenico per affrontare le proprie paure e imparare a convivere al meglio con le proprie ansie; ma soprattutto la ricerca del flow cioè dello stato di grazia che permette di essere un tutt’uno con lo strumento e la musica, di essere assorbiti anima e corpo da ciò che si sta suonando.

Qui di seguito un mio articolo sulla memoria, problematica che spesso esaspera i pianisti fino, nei casi più drammatici, ad indurli ad abbandonare il concertismo:

La capacità di ricordare e di dimenticare: memoria e affetti

 

4) La trentennale esperienza didattica

Ho insegnato pianoforte e altre materie musicali presso diverse istituzioni e dal 1989 sono docente presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano che rilascia diplomi accademici di primo e secondo livello AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) equiparati, al pari di altri Conservatori italiani, a percorsi di laurea specialistica.

I miei studenti di pianoforte suonano regolarmente in diverse manifestazioni musicali e sono risultati vincitori del primo premio in più di 70 concorsi nazionali e internazionali: per visualizzare i principali e più recenti cliccare su Concorsi

Sono stato insignito del Premio per la didattica in diversi concorsi nazionali ed internazionali.

 
 
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